Cari Lettori, Maurizio Blondet ha rilanciato dal suo sito Blondet & Friends una grande iniziativa nazionale: la recita comunitaria del Rosario per venerdì 15 ottobre 2021, alle ore 20,45 davanti al Duomo della propria città, insieme alle persone invitate e a chiunque vorrà unirsi in quel momento. Ecco ciò che scrive:
«Aderisco e chiedo di aderire a questa iniziativa: oggi, il trionfo del Cuore Immacolato di Maria come evento meta-politico ci è stato promesso, ed è la nostra sola speranza di liberazione dalle catene. Ci sono rivelazioni private che affermano che “la prova durerà 43 mesi”. Possiamo ottenere, pregando “con alte grida”, che questo tempo sia abbreviato».
Rilancio volentieri questa iniziativa con l’invito a resistere, ricordando bene le parole pronunciate a Fatima dalla Madonna:
«I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace.»
Il Vescovo ausiliare di Astana, Mons. Athanasius Schneider, aveva già scritto a settembre una lettera indirizzata a tutti i cattolici del mondo, per incoraggiarli nelle prove e ringraziarli per “il coraggio di non gettare un pizzico di incenso a Cesare”.
Riporto qui di seguito questa breve lettera, originariamente pubblicata sul sito di Informazione Cattolica, per l’importanza che può rivestire in questo momento storico, dove gli equilibri geopolitici mondiali, ricordiamolo, sono in continuo cambiamento.
Ora più che mai, ai cattolici è richiesta la massima fedeltà a Cristo, ricordando – in particolare per il prossimo 15 ottobre – le parole da Lui stesso promesse nel Vangelo:
«In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro.» (Matteo 18,19-20)
La breve lettera, scritta in inglese, che Sua Eccellenza Monsignor Athanasius Schneider, Vescovo ausiliare di Astana, Kazakistan, ha indirizzato a tutti i fedeli cattolici del mondo:
“Vorrei raggiungere tutti quei lavoratori che, proprio in queste ore sono costretti a scegliere tra mantenere il proprio posto di lavoro e farsi vaccinare contro il Covid-19 o essere licenziati per non aver fatto il vaccino”.
“Con questa breve lettera vorrei incoraggiarvi nelle vostre prove. Alcuni di voi hanno già pagato il prezzo della verità sul vaccino contro il Covid-19 e sul suo nesso causale con l’aborto. Sono profondamente toccato dalla testimonianza di una signora negli Stati Uniti che scrive: ‘Oggi è stato il mio ultimo giorno per impacchettare il resto delle mie cose. Dato che non avrei preso il vaccino, mi è stato detto che sarei stata licenziata. Hanno chiamato e mi hanno chiesto di riordinare la mia scrivania e hanno detto che sarebbe stato il mio ultimo giorno di lavoro. Il mio capo spera che cederò, mi farò vaccinare e tornerò. Sono estremamente triste’”, ha raccontato il Prelato.
“Sono commosso dalla testimonianza di questa donna. Le direi: ‘Oggi fai le valigie dal tuo posto di lavoro, e mentre fai le valigie, il tuo tesoro viene trasferito nella stanza che Gesù ti ha già preparato nel Regno dei Cieli’. Ci sono migliaia e migliaia di cattolici come lei che hanno il coraggio di scegliere Cristo e che non getteranno un pizzico di incenso a Cesare, proprio come i primissimi cattolici dell’antichità”, ha aggiunto il vescovo kazako.